Training

Il Cardiofrequenzimetro e il Ciclismo

di Stefano Orazzini

Fino a pochi anni fa i mezzi per valutare le intensità degli allenamenti erano molto grossolani: i metodi utilizzati non si basavano sulle capacità dei singoli, le indicazioni che davano i direttori sportivi parlavano di chilometri, rapporti e velocità da mantenere con la conseguenza che gli allenamenti risultavano per alcuni troppo leggeri e per altri molto pesanti. Solo l’esperienza e le sensazioni provate potevano aiutare il ciclista ad allenarsi con profitto.

La consapevolezza di aver provato che esisteva una relazione tra il ritmo cardiaco e l’intensità di allenamento, portò il mondo della medicina sportiva ad utilizzare in maniera sempre più massiccia il monitoraggio dei battiti del cuore. Da lì a creare il primo cardiofrequenzimetro “portatile” il passo fu breve.

Sicuramente saprete tutti di che cosa si tratta; per chi ne fosse all’oscuro, ne diamo una breve spiegazione: è un “marchingegno che serve a calcolare i battiti cardiaci al minuto”. Si trova in commercio in ogni buon negozio sportivo o di ciclismo che si rispetti, a prezzi variabili da poco meno di 100 euro dei modelli base fino ai 300/400 euro dei top i gamma.

E’ formato da due unità: un trasmettitore e un ricevitore. Il trasmettitore non è altro che una fascia elastica munita di elettrodi da applicare al torace, mentre il ricevitore è un orologio da polso con il quadrante che segnala i battiti al minuto.

Con l’aumentare dello sforzo fisico il nostro battito cardiaco si fa più rapido e quindi individueremo dei livelli di intensità corrispondenti ad intervalli di bpm (battiti per minuto) ben preciso.

La letteratura in proposito è enorme, io cercherò di illustrarvi il mio metodo, o meglio il metodo al quale mi affido per i miei allenamenti e che reputo il migliore.

Innanzitutto riprendiamo dall’articolo precedente il concetto di soglia anaerobica (SA) ed introduciamo quello di Frequenza Cardiaca Massima (FcMax).

Come dice la parola stessa è la frequenza massima che il cuore può raggiungere; si può calcolare approssimativamente sottraendo da 220 la nostra età (FcMaxTeorica) oppure con più precisione attraverso l’esecuzione di un test massimale.

Ad esempio si può cercare di mantenere 80 pedalate al minuto con rapporti via via più impegnativi, al momento che sarà proibitivo per le nostre forze continuare si effettua uno sprint raccogliendo tutte le energie rimaste. A questo punto dovremmo aver raggiunto il ritmo cardiaco massimo.

Abbiamo così i dati che ci occorrono per stilare una tabella di intensità di allenamento basata sul valore della soglia anaerobica che con i prossimi articoli andremo ad approfondire.

Intensità di Allenamento Da (bpm) A (bpm)

Facendo un esempio pratico, un individuo con una SA di 170 avrà le seguenti zone di intensità:

Terminiamo introducendo il termine di Soglia Aerobica (Sa) , limitandoci per ora a dire che è pari all’incirca al 92% della SA (Es: SA 170 – Sa 156), in questo articolo entriamo nel dettaglio.

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