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Watt e Ciclismo

di Stefano Orazzini

Il ciclista, per avere ragione delle resistenze che gli si oppongono nella marcia (l'aria, il peso e gli attriti), deve applicare sui pedali una determinata forza. In pratica: il gesto della pedalata.

Un gesto che può essere eseguito a velocità più o meno elevate.

La potenza viene quindi determinata dalla sinergia tra la forza applicata sui pedali e la velocità di esecuzione del gesto ciclistico.

Da qui la formula basilare della potenza ovvero:

P = F * v

Dove P è la potenza, F la forza applicata sui pedali e v la velocità di esecuzione del gesto.

In conseguenza di questa formula: se volessimo aumentare una determinata potenza abbiamo due opportunità: applicare sui pedali una forza maggiore, oppure velocizzare la pedalata (o entrambe le cose ...).

Nel sistema metrico italiano la forza è espressa in Newton (N) (un newton equivale alla forza necessaria per imprimere ad una massa di 1 kg un'accelerazione di un metro al secondo quadrato), la velocità è espressa in metri al secondo (m/s) e la potenza in Watt (W), (1 Watt equivale alla potenza necessaria per sollevare di 1 metro un peso di 102 grammi in 1 secondo.

Attualmente ci sono in commercio alcune strumentazioni (SRM, Power tap, Polar/Look) in grado di fornirci in tempo reale la potenza applicata al gesto ciclistico. Attraverso la guarnitura, i pedali o il mozzo posteriore sono in grado di misurare la forza che il ciclista sprigiona e, rapportandola alla velocità di esecuzione, ci mostrano la potenza espressa in ogni istante. Unico neo il costo elevato.

E' possibile però aggirare il problema, calcolando empiricamente una media di questa forza istantanea per un determinato periodo di tempo; il risultato che otterremo ci fornirà la potenza media che un atleta è in grado di sprigionare in un intervallo di tempo.

Lo faremo applicando una rigorosa formula matematica a tutti quei parametri che influenzano la marcia di un ciclista. Il metodo non è privo di difetti: un vento sostenuto, la scia di un compagno, una posizione in bici più o meno aerodinamica falsano inevitabilmente il calcolo. O meglio, sono fattori che dovrebbero essere quantificati esattamente, ma nella pratica ciò risulta molto difficile da valutare.

Per stimare la potenza con maggior precisione, il metodo migliore è quello di fare un test su una salita. La salita risulta il terreno ideale per il nostro calcolo, perché tutti i fattori aerodinamici, i più difficili da calcolare, sono minimizzati.


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