Tecnica

Speciale Telaio e Misure

di Stefano Orazzini

IL TUBO ORIZZONTALE

Il tubo orizzontale del telaio sta in relazione alla lunghezza del busto del ciclista. La misura, come per il piantone, può essere rilevata centro-centro o centro-fine.

L'orizzontale, al contrario del piantone, si è "allungato" con gli anni grazie agli studi aerodinamici compiuti sul ciclismo. Il ciclista dei tempi eroici teneva il busto molto verticale e ciò richiedeva che la distanza tra sella e manubrio fosse sufficientemente raccolta. Questo comportava una buona comodità ma il rendimento aerodinamico risultava molto scarso. (figura 3a)

Con il passare degli anni, il costante incremento delle velocità in gara, ha sollecitato lo studio dell'aerodinamica in bici e si è visto che una posizione del busto più orizzontale comportava benefici non trascurabili in termini di efficienza. Così per permettere al busto di "distendersi", le aziende costruttrici hanno iniziato a produrre telai con una quota-orizzontale molto più generosa, ottima aerodinamicamente ma un po' meno comoda. (figura 3b)

In certi casi si è anche un po' esagerato nella ricerca dell'orizzontalità del busto, specialmente sul finire degli anni ottanta, inizio novanta, quando non era difficile vedere schiere di professionisti e amatori tenere posizioni da cronoman per ore e ore.

Mal di schiena e dolori posturali di ogni genere hanno fatto ritornare aziende e ciclisti un po' sui loro passi decretando la fine dell'aerodinamicità a tutti i costi ed un ritorno ad una posizione facile e naturale, un giusto compromesso tra aerodinamica e comodità.

Nelle specialissime di nuova concezione è diventata buona norma aggiungere qualche mm in più all'orizzontale, dato che quest'ultimo, rispetto all'attacco manubrio, è meno soggetto a flessioni laterali, e quindi se ne trae vantaggio in termini di rigidità.

Oggi quindi tra una soluzione che prevede un orizzontale da 55 cm e un attacco manubrio da 12 cm ed un’altra che prevede l'orizzontale da 56 cm e l'attacco da 11 cm è preferibile la seconda proprio per i motivi a cui abbiamo appena accennato.

Il coefficiente che permette di raggiungere il nostro obbiettivo è quantificabile in uno 0,88 rispetto alla lunghezza del busto. (figura 4).

Il valore che otteniamo è la misura ottimale dell'orizzontale che ci consente di mantenere una posizione sufficientemente aerodinamica e comoda.

Inoltre con i dovuti aggiustamenti effettuati sulla lunghezza dell'attacco manubrio e sulla profondità dello scarto sella-manubrio saremo in grado di apportare quei piccoli ritocchi soggettivi sulla posizione a seconda che si ricerchi più la comodità o l'aerodinamicità.

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