Alimentazione

I Meccanismi Energetici

di Stefano Orazzini

Il carburante dei muscoli si chiama ATP (adenosintrifosfato) ed è un composto cellulare formato da adenina+ribosio+3 fosfati. La scissione dei legami dei tre fosfati libera l'energia necessaria alle contrazioni muscolari.

ATP <-> ADP + P + kcal (energia)

L'ATP è però presente in scarsissima quantità nei nostri muscoli tant'è che basterebbe solo a compiere un brevissimo sforzo massimale o una camminata di appena un minuto per un totale di circa 5 kcal. C'è quindi bisogno di "ricostruire" in continuazione l'ATP e ciò avviene attraverso la resintesi, sfruttando le fonti energetiche di scorta.

Le fonti da dove il nostro organismo attinge per la produzione di energia sono tre: grassi, carboidrati e proteine, depositati nel corpo umano sotto diverse forme cellulari (glicogeno, glucosio, adipociti ..).

L'intensità e la durata di un esercizio determinano quali e quanti di questi nutrienti occorrono per compiere il lavoro. Per far si però che l'energia insita nei nutrienti di scorta venga liberata sottoforma di energia meccanica, c'è bisogno di un processo che attivi i depositi tramite una reazione chimica e li trasformi in combustibile da bruciare, liberando energia e ottenendo prodotti scarto come risultato della reazione.

Il processo deposito-combustibile-energia-prodotti scarto è detto MECCANISMO DI PRODUZIONE ENERGETICA.

Non esiste però un solo meccanismo per produrre energia, bensì tre diverse tipologie:


Ogni processo differisce dall'altro per la diversità delle fonti da cui raccoglie energia, per le molecole che servono alla reazione chimica, ma tutti e tre hanno in comune lo stesso fine: la resintesi dell'ATP, la molecola energetica.

Vediamo come funzionano i tre processi.

Meccanismo aerobico
Meccanismo anaerobico lattacido
Meccanismo anaerobico alattacido

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